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Patatine alla paprica, fanno male? Cosa dovresti sapere

Scopri cosa si cela dietro le patatine alla paprica secondo questo test condotto su alcuni prodotti tedeschi in vendita in Germania

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Le patatine in busta sono uno snack molto sfizioso, apprezzato da grandi e piccini, da consumare in durante un aperitivo e sono in grado di ingolosire quasi tutti i palati. Tuttavia, è importante interrogarsi su cosa realmente contengano le patatine alla paprica e se dovremmo pensarci due volte prima di consumarle.

Non è un segreto, infatti, che le patatine in busta siano un cibo non molto sano, il cui consumo andrebbe evitato (o quantomeno limitato al minimo): si tratta di prodotti ultra processati, che subiscono molte trasformazioni prima di essere imbustati, ricchi di grassi, aromi e sostanze controverse. Ma quanto possono fare male alla salute le patatine in busta? Molto più di quello che immaginiamo, come dimostra l’ultima indagine condotta dalla rivista tedesca Öko-Test sul mercato tedesco.

Il test sulle patatine alla paprica

Il team di ricercatori ha scelto di esaminare un assortimento di 20 confezioni di patatine alla paprica vendute in Germania: sette erano etichettate come prodotti biologici. Nel complesso, i risultati dell’analisi hanno rivelato una mancanza di conformità agli standard di qualità e sicurezza stabiliti dai ricercatori stessi.

È interessante notare che solo un singolo prodotto su venti è riuscito a ottenere un punteggio elevato, guadagnandosi il riconoscimento di “ottimo”. Altri sei campioni hanno ricevuto un giudizio “buono”, mentre sorprendentemente, la stragrande maggioranza dei prodotti sottoposti ad analisi conteneva una quantità così significativa di sostanze nocive da sollevare dubbi sulla loro idoneità al consumo.

Tuttavia, è importante notare che essendo un test condotto in Germania, molte delle referenze potrebbero non essere disponibili sul mercato italiano. Sarebbe quindi interessante replicare un test simile anche su prodotti venduti nel nostro Paese.

Le sostanze pericolose trovate nelle patatine

I ricercatori tedeschi hanno evidenziato livelli pericolosi di acrilammide in otto dei prodotti analizzati. Questa sostanza, che può essere trovata in numerosi alimenti a base di amido sottoposti a processi di riscaldamento, come la cottura in forno, la frittura o la tostatura, è nota per le sue potenziali proprietà cancerogene. Si trova anche in pane, biscotti, fette biscottate, crackers, merendine confezionate, caffè e patatine fritte, sia confezionate che prodotte al momento.

Ciò che rende interessante lo studio tedesco è il fatto che i campioni di patatine provenienti da agricoltura biologica sono risultati essere quelli con i maggiori livelli di acrilammide. Gli autori suggeriscono che questo possa essere dovuto al divieto di utilizzare inibitori della germinazione nell’agricoltura biologica. Per conservare le patate a lungo, infatti, sono necessarie temperature comprese tra due e quattro gradi Celsius. Tuttavia, queste basse temperature provocano l’accumulo di zuccheri come il glucosio o il fruttosio nelle patate, contribuendo così alla formazione di livelli più elevati di acrilammide durante i processi di frittura.

Le analisi hanno evidenziato anche la presenza di esteri glicidilici degli acidi grassi in quattro campioni di patatine. Queste sostanze emergono durante il processo di creazione di oli e grassi di origine vegetale. Una volta elaborate all’interno del nostro organismo, possono trasformarsi in glicidolo, una sostanza pericolosa per i reni e potenzialmente cancerogena.

Infine, dall’analisi tedesca è emersa la presenza di 1,4-dimetilnaftalene, utilizzato in sostituzione del clorprofam (attualmente vietato nell’Unione Europea) per la conservazione delle patate a lungo termine. Questa sostanza inquinante è stata trovata in ben tredici dei prodotti analizzati, di cui due erano biologici.

Le patatine alla paprica, dunque, potrebbero nascondere una serie di sostanze dannose per la nostra salute. Sebbene lo studio sia stato condotto in Germania, è fondamentale prestare attenzione agli ingredienti e alle informazioni nutrizionali sulle etichette dei prodotti che consumiamo.

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