L’esplorazione spaziale è un qualcosa che da sempre affascina l’umanità, aiutando la scienza a spingersi oltre i limiti dell’ingegneria ma anche di altre scelte, come la biologia. Se l’obiettivo di riuscire a colonizzare Marte sembra però ancora lontano, arriva una recente scoperta che sembra essere in grado di porsi come punto di svolta, capace di portare la vita terrestre sul Pianeta Rosso. Un gruppo di ricercatori dell’Accademia cinese delle Scienze ha infatti individuato una pianta che potrebbe crescere sul nostro vicino cosmico, aprendo così la strada a una serie di interessanti possibilità.
- Marte: scoperta la pianta in grado di crescere sul Pianeta Rosso
- Syntrichia caninervis: perché è in grado di crescere su Marte?
Marte: scoperta la pianta in grado di crescere sul Pianeta Rosso
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La ricerca di organismi in grado di crescere fuori dal nostro pianeta è un pallino del mondo della scienza. Da sempre, i ricercatori di tutto il mondo hanno testato microrganismi, licheni, alghe e spore vegetali in condizioni estreme allo scopo di provare ad insediarli oltre i confini della Terra. Tuttavia, fino ad ora, nessuno studio aveva esaminato l’idoneità di una pianta vera e propria in grado di dare il via ad una colonizzazione extraterrestre.
La pianta protagonista di questa scoperta è il muschio Syntrichia caninervis. Questo organismo, noto per la sua resistenza eccezionale, è in grado di crescere in ambienti estremi come il Tibet e l’Antartide. Esso è in grado di sopravvivere sia in condizioni di elevata siccità che sottoposto a temperature estreme, facendo sì che sia in automatico il candidato ideale per test più avanzati.
Syntrichia caninervis: perché è in grado di crescere su Marte?
Un team dell’Accademia cinese delle Scienze ha quindi ricreato in laboratorio delle condizioni ambientali del tutto simili a quelle marziane. Queste simulazioni hanno incluso temperature che scendono fino a -196°C, elevati livelli di radiazioni gamma e periodi prolungati di siccità. Praticamente l’equivalente di un soggiorno sulla superficie del Pianeta Rosso.
Ad ogni modo, Syntrichia caninervis ha dimostrato di essere in grado di sopravvivere e prosperare anche in queste condizioni. In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica The Innovation, i ricercatori hanno dichiarato: “Il muschio estremo del deserto Syntrichia caninervis è una promettente pianta pioniera per la colonizzazione di ambienti extraterrestri“.
Si tratta di una dichiarazione che potrebbe sconvolgere il settore dell’esplorazione spaziale come lo conosciamo, in quando sembra suggerire che la colonizzazione di Marte potrebbe essere più vicina di quanto abbiamo finora immaginato.
Ovviamente, le capacità di adattamento del Syntrichia caninervis non sono affatto nuove. I ricercatori sanno da tempo che la presenza di questo muschio nei luoghi desertici e la sua capacità di resistere a condizioni climatiche estreme possono essere sfruttati anche per altri . Tuttavia, la sua resistenza a temperature così basse e a radiazioni così elevate ha stupito anche i più scettici.
C’è poco da esultare però. Nonostante questa scoperta sia estremamente promettente, la strada verso la colonizzazione di Marte è ancora lunga e disseminata di sfide. La sopravvivenza di una pianta su Marte è solo un primo, piccolo passo. Gli ostacoli da superare, tra cui la creazione di un ambiente sostenibile per l’essere umano, sono ancora tantissimi.