Il 2024 si sta rivelando un anno nel quale si sono susseguiti alcuni eventi climatici estremi che hanno sconvolto il mondo intero. Alcuni sostengono che tutto ciò fosse già stato predetto da una misteriosa figura, un autoproclamato viaggiatore del tempo noto come One Cirala. Le sue profezie apocalittiche, molto diffuse sui social, avevano avvertito la popolazione di tutto il mondo che il 2024 sarebbe stato l’anno con il peggior clima della storia, con tempeste e disastri naturali senza precedenti. Ma quanto c’è di vero in queste previsioni? Siamo davvero di fronte a un’era climatica spaventosa o si tratta solo di suggestioni alimentate dal web?
- Il viaggiatore del tempo e l'allarme climatico: cosa aveva previsto
- La previsione dell'ipercane: realtà o fantasia?
- Kirk: l'uragano che minaccia l'Europa
- L’asteroide che arriva per Natale: quanto c’è di vero?
- Quanto c'è di vero nella profezia di One Cirala?
Il viaggiatore del tempo e l’allarme climatico: cosa aveva previsto
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. One Cirala, conosciuto con il nome utente @infinitytimetraveller su TikTok, è diventato un fenomeno virale grazie alle sue previsioni che mescolano scienza e fantascienza. Dichiarando di provenire dall’anno 2804, questo enigmatico personaggio ha ipnotizzato migliaia di persone con le sue profezie catastrofiche che riguardano tanto l’evoluzione tecnologica quanto le calamità naturali. Tra le sue previsioni più inquietanti, spicca quella del 2024, anno che Cirala ha descritto come “il più terribile della storia umana” in termini di eventi climatici e disastri naturali.
La previsione dell’ipercane: realtà o fantasia?
Tra le visioni più drammatiche di One Cirala, spicca quella di un ipercane, una forma estrema e mai vista di uragano con venti capaci di raggiungere i 500 miglia orarie (circa 800 km/h). Questo devastante fenomeno atmosferico avrebbe dovuto colpire il 13 settembre 2024, iniziando dall’America Latina e dal Messico per poi travolgere la Florida, la Georgia e la Carolina del Sud. Secondo il viaggiatore del tempo, questa tempesta senza precedenti avrebbe causato distruzione per nove giorni consecutivi, lasciando dietro di sé una vera e propria scia di devastazione.
La realtà, tuttavia, non ha visto l’arrivo di un ipercane ma qualcosa che sembra esserci andata vicino.
Sebbene le date della profezia non coincidano perfettamente con la realtà, gli eventi meteorologici che si stanno verificando quest’anno hanno comunque destato un certo allarme. Recentemente, l’uragano Milton ha colpito la Florida, mettendo in ginocchio un’intera comunità. La tempesta ha causato un’enorme preoccupazione tra i meteorologi e ha portato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a dichiarare che Milton potrebbe essere “una delle peggiori tempeste degli ultimi 100 anni“. La popolazione della Florida è stata invitata a evacuare le proprie abitazioni, con milioni di persone in fuga dalle aree più a rischio.
La situazione sembra quindi ricalcare parte delle predizioni di Cirala: non un ipercane, ma una tempesta che sta facendo storia per la sua intensità e per l’impatto devastante sulla popolazione e sull’ambiente.
Kirk: l‘uragano che minaccia l’Europa
Mentre la Florida affronta gli effetti devastanti di Milton, anche l’Europa si sta trovando a fare i conti con condizioni meteorologiche estreme. A complicare ulteriormente il panorama climatico del 2024 è l’arrivo di Kirk, un uragano che ha preso vita il 27 settembre scorso nelle acque calde dell’arcipelago di Capo Verde. Partito come una tempesta tropicale, Kirk si è rapidamente intensificato, raggiungendo la categoria 4 con venti che hanno superato i 210 km/h. Dopo aver sfiorato le Bermuda, il ciclone ha iniziato a perdere forza trasformandosi nuovamente in una tempesta tropicale, ma il suo viaggio non è finito lì.
Dopo il passaggio a Nord delle Azzorre, Kirk ha continuato il suo cammino verso il continente europeo. Sebbene i meteorologi abbiano confermato che la tempesta abbia già perso parte della sua potenza iniziale, essa resta una minaccia concreta per diverse aree del nostro continente. In particolare, gli esperti prevedono che il grosso del maltempo raggiungerà l’Italia a partire da giovedì 10 ottobre, portando con sé rovesci, venti forti e mareggiate.
La penisola iberica e la Francia stanno già iniziando a risentire degli effetti di Kirk, con venti che potrebbero superare i 140 km/h. In particolare, nel Golfo di Biscaglia e in città come Bordeaux e Parigi, le raffiche di vento potrebbero causare danni significativi alle infrastrutture e alle abitazioni.
L’asteroide che arriva per Natale: quanto c’è di vero?
Mentre Kirk e Milton portano distruzione sulla Terra, la profezia di One Cirala assume toni ancora più inquietanti con una visione apocalittica legata al Natale 2024. Secondo il viaggiatore del tempo, un asteroide non ancora rilevato dalla scienza colpirà l’Europa proprio il 25 dicembre. La sua previsione non si limita a un semplice impatto: l’asteroide, pericolosamente grande, dovrebbe distruggere Francia, Spagna, Germania e Italia, mentre il resto del mondo si salverebbe grazie all’intervento di un missile lanciato per frantumare la roccia spaziale.
Sarà un caso ma, proprio nei giorni scorsi, la NASA ha iniziato a monitorare da vicino un asteroide che sembra uscito dalla visione profetica di Cirala. Si tratta di 2016 JG38, un corpo celeste delle dimensioni del Big Ben, che ha “sfiorato” la Terra l’8 ottobre scorso. Pur essendo stato scoperto nel 2016 e considerato un “oggetto vicino alla Terra”, c’è da dire che non rappresenta una minaccia immediata per il nostro pianeta, ma la sua vicinanza ha riacceso discussioni e preoccupazioni sulla possibilità di futuri impatti.
La NASA monitora costantemente migliaia di oggetti celesti, compresi gli asteroidi e le comete, per prevenire eventuali pericoli. Anche se 2016 JG38 non è diretto verso la Terra, il timore che un giorno uno di questi corpi spaziali possa cambiare rotta e colpire il nostro pianeta persiste. Il solo fatto che un asteroide di tali dimensioni abbia attraversato il nostro vicinato spaziale ha scatenato una comprensibile ansia, dando nuova linfa alle profezie di distruzione legate agli impatti cosmici.
Quanto c’è di vero nella profezia di One Cirala?
L’idea che un asteroide possa colpire la Terra è da tempo uno degli scenari più temuti dagli scienziati. Tuttavia, l’ipotesi di One Cirala, che un missile possa distruggere parzialmente l’asteroide per risparmiare il resto del mondo, rientra più nella fantascienza che nella realtà attuale. Al momento, nessuna delle tecnologie sviluppate è pronta a frantumare un corpo celeste di grandi dimensioni in modo sicuro, sebbene la NASA stia esplorando opzioni per deviare piccoli oggetti potenzialmente pericolosi, come nel caso della missione DART.
Anche se 2016 JG38 non porterà alla distruzione di alcun Paese, l’approssimarsi di un asteroide di tali proporzioni ha però generato un comprensibile timore. La profezia di Cirala, pur essendo palesemente esagerata, ha colto una paura collettiva che esiste da sempre: l’impatto inaspettato di un oggetto spaziale e le devastanti conseguenze che potrebbero derivarne per l’umanità intera.