Moltissime persone hanno l’abitudine di portare con sè in camera da letto una bottiglia o un bicchiere d’acqua: durante la notte può infatti capitare di svegliarsi assetati e si evita così di doversi alzare e recare in cucina (bere due litri di acqua al giorno secondo voi fa bene?)
Perché non tenere acqua vicino al letto
Ma a quanto pare questa abitudine non è salutare: l’acqua lasciata in un bicchiere sul comodino sarà infatti aggredita da molteplici germi e batteri durante la notte, che ovviamente manderemo giù insieme all’acqua al momento del nostro risveglio.
Non molto igienico quindi: stesso dicasi per la bottiglia di plastica, anche se chiusa con il tappo (lavate le mani con l’acqua calda? Cambierete idea)
Per le bottiglie in plastica il problema riguarda la presenza di BPA, il temuto Bisfenolo A: le bottiglie in PET dovrebbero esserne prive, ma c’è sempre il timore che questa sostanza chimica, rilasciata ad alte temperature, possa intaccare l’acqua che beviamo.
E’ inoltre vietato riutilizzare le bottiglie in plastica, commercializzate per essere smaltite una volta svuotate: anche in questo caso l’acqua all’interno può essere contaminata da agenti chimici o batteri.
La soluzione migliore resta il vetro
La soluzione è il vetro, molto più igienico e sostenibile: le bottiglie possono essere lavate anche ad alte temperature (ecco come lavare bene le borracce).
Tenere una bottiglia di vetro, tappata, accanto al letto può quindi essere una buona idea: l’acqua all’interno va comunque sostituita di frequente. In alternativa, si può sempre optare per una passeggiata in cucina e per l’acqua fresca del rubinetto!