La raccolta differenziata è senza dubbio una delle buone abitudini che sia il settore pubblico, sia quello privato sono chiamati a mettere in pratica per salvaguardare l’ambiente. Perché sia davvero efficace, però, è importante che ogni rifiuto sia posto nel contenitore corretto e gettato nel modo appropriato, solo in questo modo, infatti, lo smaltimento potrà essere effettuato secondo le norme previste per dare nuova vita ai diversi materiali. Basta davvero poco, ogni giorno, per dare il proprio contributo e l’impegno sarà ben ripagato.
Tra l’altro, come dimostrano gli eventi climatici estremi che stanno colpendo il mondo intero, Italia inclusa, per contribuire in modo più positivo all’ambiente, e ridurre l’impatto nocivo nei confronti del pianeta che ci ospita, è fondamentale essere consapevoli dei materiali utilizzati nelle attività quotidiane.
Ci sono, tuttavia, alcuni errori che ognuno di noi compie, spesso in buona fede, ma che rischiano di rendere non riciclabili i nostri rifiuti. Succede, per esempio, con la plastica, la cui vita è molto breve in casa e sulle nostre tavole, ma il cui percorso di degrado in natura può impiegare fino a 400 anni. Quanti di noi schiacciano le bottiglie compattandole dall’alto verso il basso, convinti semplicemente di guadagnare spazio nel sacco della differenziata? Ecco, questo semplice gesto in realtà finisce per compromettere il corretto smaltimento della plastica una volta che la nostra bottiglia giunge sul nastro trasportatore dell’impianto.
Potresti aver imparato, ad esempio, a evitare l’acquisto di frutta in scatole di plastica o sacchetti di rete. Tuttavia, potresti non essere ancora pronto a dire addio definitivamente alle tue bibite gassate, spesso vendute in bottiglie di plastica. Non devi sentirte in colpa se non hai ancora trovato un’alternativa valida, ma ciò che è essenziale è fare una corretta differenziazione dei rifiuti, comprese le bottiglie di plastica. La differenziazione dei rifiuti consente di riciclare facilmente materiali, che possono essere riutilizzati per produrre nuovi oggetti senza dover creare nuovo materiale ex novo.
Tuttavia, è importante considerare cosa accade alle bottiglie prima di inserirle nel sacchetto. Poiché sono vuote, molte persone tendono a schiacciarle per ridurne il volume e poterle inserire più facilmente nel sacchetto. Questo è un comportamento positivo, ma la tecnica che usi per schiacciare le bottiglie fa la differenza. Nei centri di smistamento dei rifiuti, esistono sistemi che riconoscono i materiali utili e gli scarti. In alcuni casi, i rifiuti vengono scansionati da sistemi che riconoscono il tipo di oggetto in base alla sua forma e lo instradano verso il riciclo o la discarica.
In altri centri, la differenziazione avviene attraverso una serie di movimenti eseguiti dai nastri trasportatori. In entrambi i casi, se schiacci le bottiglie dall’alto invece che per la lunghezza, crei un rifiuto che i sistemi di smistamento non possono riconoscere e gestire correttamente. Di conseguenza, le bottiglie di plastica che hai differenziato con cura non possono essere trasformate in nuovi materiali, ma finiscono per essere considerate rifiuti.
Se poi vogliamo abbattere l’uso della plastica direttamente nelle nostre case, possiamo ricorrere ai distributori che molti comuni mettono a disposizione della cittadinanza. Sarà sufficiente conservare qualche vecchia bottiglia e riempirla all’occorrenza per soddisfare il fabbisogno famigliare. Oppure, possiamo procurarci un depuratore casalingo da applicare al rubinetto in cucina o acquistare una caraffa con il filtro per l’acqua o, ancora, ricorrere all’acqua in bottiglie di vetro con la restituzione delle stesse una volta svuotate.