La frittura di pesce è un piatto prelibato di solito consumato in occasioni particolari, come le feste natalizie: cucinarla in casa comporta grande dispendio di energia, un discreto odore di fritto in cucina e molte stoviglie sporche, ma sicuramente ne vale la pena.
Ecco perchè una volta cucinata, magari in grandi quantità, la frittura avanzata va conservata in frigo e finita il giorno dopo (quando, si dice, è ancora più buona): vediamo però come conservarla al meglio per evitare che tanta prelibatezza vada sprecata.
- Il contenitore giusto per la frittura di pesce
- Quanto si può conservare la frittura in frigo
- Come riscaldare la frittura
Il contenitore giusto per la frittura di pesce
La scelta del contenitore è molto importante: non utilizzate i classici usa e getta in alluminio, perché a lungo andare compromettono il sapore del cibo che contengono. Il pesce fritto andrebbe conservato in un contenitore di vetro, ermeticamente chiuso e possibilmente in uno scomparto separato del frigo, come un cassetto.
Così facendo non verrà in contatto con l’aria, che potrebbe portare alla formazione di muffe, non prenderà l’odore di altre cose conservate in frigo ed eviterà anche di lasciare il suo, di odore, piuttosto penetrante.
Un consiglio molto utile è quello di “pulire” il pesce fritto prima di riporlo nel contenitore: pulite delicatamente con una spatola il pesce da salse o altri condimenti, che ne alterano il sapore, lasciando però intatta la pastella che invece protegge la carne dall’esterno.
Quanto si può conservare la frittura in frigo
Una volta messi in campo tutti gli accorgimenti del caso, il pesce fritto può essere conservato in frigo fino a 3/4 giorni, anche se sarebbe il caso mangiarlo dopo massimo 48 ore: come spesso capita alle cose conservate a lungo in frigo perderà di fragranza e di sapore, anche se sarà ancora commestibile.
Come riscaldare la frittura
Infine, la frittura di pesce avanzata va riscaldata prima di essere portata nuovamente a tavola: il sistema migliore è nel forno, pre-riscaldato a 180 gradi, su una teglia unta e con l’aggiunta di un ulteriore filo d’olio.
Anche in padella, sempre accompagnando con olio di semi, il risultato sarà ottimo: sconsigliato invece il microonde, che rischia di rendere il pesce gommoso ed umido.