Con l’alcool non bisogna esagerare, su questo siamo tutti d’accordo: ma quando decidiamo di concederci una birra (a te piace con o senza schiuma?) dobbiamo stare attenti anche a cosa ci mangiamo insieme.
Arachidi: ideali con la birra?
In alcuni bar offrono degli snack insieme alla birra: possono essere arachidi, nachos o patatine, ma in genere sono cose salate che incitano il consumatore ad avere sete ed ordinare quindi un’altra birra.
Secondo alcuni scienziati americani, però, il connubio birra-arachidi sarebbe anche eccezionalmente benefico: le arachidi sono ricche di potassio, la birra (soprattutto Lager) contiene invece vitamine e carboidrati, un mix ottimo per la reidratazione.
Troppa birra? Ecco cosa mangiare
Esistono alcuni cibi che aiutano lo stomaco a contenere gli effetti dell’alcool ed evitano sia le abbuffate notturne successive che i postumi della sbornia: vediamo quali sono.
Le uova sono molto indicate prima di assumere alcoolici: grazie al loro alto apporto proteico aiutano a rallentare lo svuotamento dello stomaco e ritardano l’assorbimento dell’alcol. Per lo stesso motivo, è consigliato anche lo yogurt greco.
Per il loro alto contenuto di fibre sono invece consigliate le banane e l’avena, mentre il salmone, ricco di acidi grassi Omega 3, riduce gli effetti dannosi dell’alcool. Tra i cibi consigliati prima di bere ci sono anche il guacamole, i popcorn e la frutta ricca di vitamina C: tutte cose che non è difficile trovare al bar e che possono aiutarci a svegliarci in condizioni migliori il giorno dopo.
Per prevenire la sbornia del giorno dopo, il consiglio più gettonato è mangiare, facendo un pasto completo a base di carboidrati e grassi, e idratarsi bevendo acqua sia durante la serata che prima di andare a letto.
Niente alcool con questi cibi
Infine, cosa è meglio evitare di assumere insieme all’alcool: sicuramente dolci, cibi troppo salati o eccessivamente grassi come fritti e intingoli, pietanze di difficile digestione, ma anche cioccolato e pomodori, che potrebbero agevolare l’insorgenza del reflusso gastroesofageo, con conseguenti bruciori di stomaco.