Archiviato il mese di maggio, che ha visto il nostro Paese nella morsa del maltempo con risvolti drammatici in molte zone dell’Emilia Romagna, è tempo di voltare pagina al calendario e di dare il benvenuto a giugno. L’estate, ormai, è definitivamente alle porte così come il primo ponte di stagione, con la festa del 2 giugno che cade provvidenzialmente di venerdì e regala così un bel weekend lungo.
Sperando proprio nella clemenza del tempo, questi giorni possono diventare per molti i primi da concedersi in spiaggia per un assaggio delle vacanze estive. Ma il 2 giugno, Festa della Repubblica, ci ricorda anche il ‘compleanno’ delle nostre istituzioni nazionali e uno dei momenti più importanti previsti per le celebrazioni nella capitale è il passaggio delle Frecce Tricolori nei cieli di Roma.
- Le Frecce Tricolori e l’omaggio per la Festa della Repubblica (2 giugno)
- Non solo in Italia: le Frecce esistono anche all’estero
- La storia delle Frecce Tricolori
Le Frecce Tricolori e l’omaggio per la Festa della Repubblica (2 giugno)
Alla presenza del Presidente della Repubblica, in occasione della parata nel cuore della città eterna, si svolgerà infatti il tradizionale sorvolo. Nella giornata del 2 giugno, i festeggiamenti si aprono alle 9:15 con l’omaggio al Milite Ignoto all’Altare della Patria che prevede la deposizione di una corona d’alloro adornata dal nastro tricolore. A completare il momento, è proprio il volo acrobatico delle Frecce che farà alzare lo sguardo verso l’alto a centinaia di migliaia di persone.
Seguirà la parata militare con tutti i reparti delle forze armate a cui il Presidente Mattarella assisterà dalla tribuna delle autorità in via dei Fori Imperiali. E nel pomeriggio saranno visitabili i Giardini del Quirinali, eccezionalmente aperte dalle 16:30 alle 18:30 (gli ospiti sono stati selezionati tra le persone con fragilità a livello nazionale). Ma tornando alle amate Frecce Tricolore, occorre chiarire un errore piuttosto comune.
Non solo in Italia: le Frecce esistono anche all’estero
Ammiratissime anche all’estero, le nostre Frecce non sono l’unica pattuglia aerea acrobatica esistente. Forse il termine ‘tricolore’ – con il riferimento ai colori della nostra bandiera – induce nell’errore di pensare che si tratti di una formazione esclusivamente italiana. Ma quasi tutti i Paesi del mondo dispongono di almeno una pattuglia per le esibizioni in volo.
Anzi, alcune nazioni organizzano vere e proprie gare che coinvolgono pattuglie acrobatiche di varia provenienza. E ognuna di esse, riporta un utente in un forum online, presenta un numero che la caratterizza in maniera peculiare. Ciò che distingue le nostre Frecce, nello specifico, è il fatto che detengano il primato di pattuglia acrobatica più numerosa al mondo. Per questo motivo, le sue esibizioni sono fra le più apprezzate e le più complesse.
La storia delle Frecce Tricolori
Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico (questo il nome ufficiale delle Frecce Tricolori) è stato istituito nel 1961 ma la tradizione del volo acrobatico risale a decenni addietro. L’obiettivo era costituire un gruppo stabile che addestrasse i piloti alle acrobazie in aria. Ad oggi, sono dieci i velivoli che compongono la pattuglia, di cui uno con ruolo di solista, capaci di portare in cielo un programma di volo di circa mezz’ora.
Ieri come oggi, le Frecce Tricolori sono un fiore all’occhiello italiano che si distingue a livello internazionale rispetto alle formazioni analoghe degli altri Paesi. Autentico orgoglio che fa sollevare il naso all’insù lasciando senza respiro.