Hai presente quando dicono “non succede, ma se succede…“? Ecco, preparati a puntare gli occhi al cielo: il 27 marzo 2025 potremmo assistere a uno spettacolo cosmico degno di un film di fantascienza. Una stella nella costellazione della Corona Boreale potrebbe letteralmente esplodere in una fiammata di luce visibile dalla Terra a occhio nudo. No, non è un’esagerazione: si tratta di una nova, un fenomeno astronomico raro e meraviglioso che potremmo avere la fortuna di osservare dal vivo.
- Che cos'è una nova e perché T CrB è così speciale
- Un appuntamento che arriva ogni 80 anni
- Sarà visibile a occhio nudo: ecco come osservarla
- Non è una fine, ma un nuovo inizio
- Un’occasione irripetibile per appassionati e curiosi
Che cos’è una nova e perché T CrB è così speciale
Il fenomeno al centro dell’attenzione è noto come nova, e non va confuso con le supernove, che sono molto più drammatiche e catastrofiche. In questo caso, parliamo di un’esplosione “programmata”, o meglio ciclica, che coinvolge un sistema binario: T Coronae Borealis, abbreviato T CrB.
Questo sistema è formato da due stelle: una nana bianca, compatta e affamata, e una gigante rossa, più voluminosa e instabile. La nana bianca ruba lentamente gas dalla compagna, accumulando massa fino a innescare una violenta reazione termonucleare. Risultato? Un bagliore improvviso e spettacolare che illumina il cielo per giorni.
Un appuntamento che arriva ogni 80 anni
T CrB non è nuova a questi colpi di scena: l’ultima volta che ha “acceso i riflettori” era il 1946. Ora, dopo decenni di silenzio, gli astronomi credono che il sistema sia pronto a tornare protagonista. Le osservazioni indicano segnali molto simili a quelli precedenti l’esplosione del secolo scorso, e i modelli di previsione puntano tutti verso la fine di marzo 2025, con una data simbolica individuata nel 27 marzo.
Gli scienziati, però, ci tengono a precisare che si tratta pur sempre di previsioni. La nova potrebbe manifestarsi qualche giorno prima o dopo. Ma una cosa è certa: siamo vicinissimi al grande evento.
Sarà visibile a occhio nudo: ecco come osservarla
Una delle cose più affascinanti di questo fenomeno è che non serviranno telescopi o strumenti professionali. La nova sarà talmente luminosa da poter essere scorta anche con il solo sguardo, in una zona di cielo relativamente facile da individuare.
Si troverà nella costellazione della Corona Boreale, non lontano dalla più famosa Vega, ed è probabile che raggiunga una luminosità paragonabile a quella della Stella Polare. Per chi vive nell’emisfero nord sarà ancora più facile ammirarla, a patto di trovarsi lontano dall’inquinamento luminoso delle città.
Non è una fine, ma un nuovo inizio
A dispetto del nome “esplosione”, T CrB non sta morendo. Il fenomeno non segna la fine della stella, ma piuttosto una fase temporanea: una volta esaurita la fiammata, la stella tornerà pian piano a splendere con la sua luminosità abituale, fino al prossimo ciclo. Le nove ricorrenti come T CrB sono rare: nella nostra galassia ne conosciamo solo una decina. Questo rende il fenomeno ancora più prezioso e degno di essere osservato.
Un’occasione irripetibile per appassionati e curiosi
La comunità scientifica sta già preparando telescopi e osservatori per catturare ogni dettaglio dell’esplosione. Ma anche per chi non ha familiarità con l’astronomia, sarà un’occasione unica per vivere un momento di meraviglia collettiva, come accade solo con le eclissi o le comete.