Altro che Taranto o Roma, ecco la classifica delle città più inquinate d’Italia nel 2024: chi c'è al primo posto

Le mappe meteo non lasciano dubbi: la Pianura Padana è la regione europea con i livelli più elevati di aria inquinata. Roma più green di Milano

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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In Europa, il cuore economico dell’Italia, la Pianura Padana, detiene un record poco invidiabile: è la regione più inquinata del continente. Le concentrazioni di particolato fine, come PM10 e PM2.5, superano regolarmente i limiti di sicurezza stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), mettendo a rischio la salute di milioni di persone.

Cause di un disastro ambientale

L’inquinamento atmosferico in questa area non è un fenomeno isolato, ma il risultato di una combinazione di fattori:

  • Industrializzazione intensa: L’alta densità di impianti industriali è una delle principali fonti di emissioni nocive.
  • Traffico stradale: La rete di trasporti densa, unita a un traffico costante, contribuisce significativamente all’accumulo di particelle inquinanti.
  • Conformazione geografica: La Pianura Padana è caratterizzata da un terreno pianeggiante circondato da catene montuose che bloccano la dispersione degli inquinanti, favorendo il loro ristagno.

Questi fattori trasformano l’aria in un pericolo silenzioso, peggiorato dalla lentezza delle istituzioni nell’adottare misure di contrasto efficaci.

Città italiane sotto accusa

Secondo i dati 2024 dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), molte città italiane della Pianura Padana sono ai vertici della classifica per la concentrazione di PM2.5:

  1. Cremona: 23,3 µg/m³
  2. Vicenza: 23,0 µg/m³
  3. Padova: 22,7 µg/m³
  4. Venezia: 22,6 µg/m³
  5. Piacenza: 22,2 µg/m³

Per contestualizzare, l’OMS raccomanda di non superare una concentrazione media annuale di 5 µg/m³. Questi numeri evidenziano una situazione allarmante, con Cremona tra le città più inquinate non solo d’Italia, ma di tutta Europa.

Confronto europeo: una sfida continentale

La Pianura Padana non è un caso isolato. Città come Nowy Sącz in Polonia (27,3 µg/m³) o Slavonski Brod in Croazia (25,7 µg/m³) condividono livelli di inquinamento simili. Tuttavia, l’Italia emerge come il paese con il maggior numero di città in questa drammatica classifica, sottolineando l’urgenza di una risposta politica e sociale efficace.

I rischi per la salute

I rischi per la salute sono evidenti e coinvolgono principalmente le malattie respiratorie. Le persone più vulnerabili sono coloro che già soffrono di tali patologie, come asmatici e chi ha bronchite cronica. È consigliabile che questi individui evitino l’attività fisica prolungata all’aperto durante periodi di peggioramento della qualità dell’aria.

Negli ultimi anni, si è notato un aumento delle riacutizzazioni e dei sintomi respiratori prolungati, soprattutto in periodi con meno piogge. Tuttavia, anche coloro senza patologie respiratorie pregresse sono esposti a rischi, poiché l’esposizione quotidiana a elevati livelli di particolato può costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie respiratorie. Questo danno infiammatorio può evolversi nel tempo, simile a quanto accade ai fumatori.

Alcuni dei principali rischi per la salute associati all’inquinamento atmosferico includono:

  1. Malattie respiratorie: L’esposizione a inquinanti atmosferici come particolato fine (PM2.5), biossido di azoto (NO2), biossido di zolfo (SO2) e ozono troposferico (O3) può aggravare l’asma, causare bronchite, polmonite e altre malattie polmonari.
  2. Malattie cardiache: L’inquinamento atmosferico è associato ad un aumento del rischio di malattie cardiache, comprese l’ipertensione, l’aterosclerosi, gli infarti e altri problemi cardiaci.
  3. Effetti sul sistema nervoso: Alcuni inquinanti atmosferici possono penetrare nel sistema nervoso centrale e causare danni neurologici, contribuendo all’insorgenza di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
  4. Effetti sul sistema riproduttivo: Esposizioni prolungate all’inquinamento atmosferico possono influenzare la fertilità sia negli uomini che nelle donne, oltre a causare complicazioni durante la gravidanza e aumentare il rischio di parto prematuro e basso peso alla nascita.
  5. Cancro: Alcuni inquinanti atmosferici sono classificati come agenti cancerogeni per l’uomo (come il benzene e il particolato fine) e sono associati ad un aumento del rischio di sviluppare diversi tipi di cancro, tra cui polmonare, del seno e del sistema respiratorio.
  6. Effetti sulla salute mentale: L’inquinamento atmosferico può influenzare la salute mentale, aumentando il rischio di depressione, ansia e stress.
  7. Effetti sul sistema immunitario: L’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico può compromettere il sistema immunitario, rendendo le persone più suscettibili alle infezioni e alle malattie.

Tutte queste patologie correlate ad un’esposizione di medio-lungo periodo alle sostanze inquinanti presenti nell’aria, rendono ancora più evidente quanto sia fondamentale ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico attraverso misure di mitigazione come la riduzione delle emissioni industriali e dei veicoli a motore termico, l’adozione di energie rinnovabili e pulite e l’implementazione di politiche di pianificazione urbana che favoriscano la mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento.

E’ possibile proteggersi dall’inquinamento dell’aria, preservando la propria salute personale, evitando l’esposizione diretta e restano al chiuso se l’aria è fortemente inquinata, utilizzando purificatori d’aria per ridurre la concentrazione di inquinanti negli ambienti interni. Evita di fare esercizio fisico intenso all’aperto, specialmente nelle ore di punta della giornata quando la concentrazione di inquinanti è più alta. Quando esci all’aperto in aree molto inquinate, indossa maschere antipolvere approvate che possono aiutare a filtrare le particelle sottili nocive presenti nell’aria.

 

Le misure necessarie per il cambiamento

Invertire la rotta è possibile, ma richiede un impegno immediato e congiunto:

  • Trasporti sostenibili: Incentivare l’uso di mezzi pubblici elettrici e piste ciclabili per ridurre le emissioni veicolari.
  • Zone a traffico limitato: Estendere le ZTL per limitare l’uso dei veicoli privati nei centri urbani.
  • Industria più pulita: Investire in tecnologie innovative per abbattere le emissioni industriali e favorire l’uso di energie rinnovabili.

Un appello urgente per il futuro

La Pianura Padana è un microcosmo delle sfide ambientali globali. Affrontare la crisi dell’inquinamento atmosferico non è solo una questione locale, ma una responsabilità collettiva che richiede politiche incisive, tecnologie all’avanguardia e una forte sensibilizzazione pubblica.

App del meteo e inquinamento: come funzionano?

Le moderne app del meteo, come quella di Apple, riescono a rilevare molti dati sull’inquinamento in tempo quasi reale. Queste applicazioni utilizzano una combinazione di sensori ambientali, reti di monitoraggio, e modelli predittivi basati su algoritmi avanzati per offrire informazioni in tempo reale sulla qualità dell’aria, permettendo agli utenti di prendere consapevoli decisioni quotidiane in relazione all’ambiente circostante.

I fattori chiave: la posizione geografica e il cambiamento climatico

La qualità dell’aria nella Pianura Padana è fortemente influenzata dalla sua posizione geografica e dalla morfologia del territorio. La regione è pianeggiante e protetta dalle Alpi, che ostacolano la circolazione dei venti e creano un ristagno persistente dell’aria. Questo fenomeno impedisce il ricambio dell’aria, favorendo l’accumulo di agenti inquinanti nell’atmosfera. Tale situazione porta a livelli di inquinamento più elevati rispetto ad altre grandi città europee, come Londra e Parigi.

Un altro elemento significativo è la drastica riduzione della frequenza delle precipitazioni negli ultimi anni. Le piogge, sebbene più intense quando si verificano, sono diventate più rare. La mancanza di eventi atmosferici prolungati contribuisce al ristagno dell’aria e all’accumulo di inquinanti. Questo fenomeno, unito alla presenza di fonti inquinanti come l’urbanizzazione intensa, l’industria e l’agricoltura, ha portato la Pianura Padana a una situazione critica.

 

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