Nell’ultimo anno, l’Italia si è trovata ad affrontare una media di almeno un’allerta alimentare al giorno, con ben 422 segnalazioni riguardanti spesso prodotti stranieri contenenti residui di pesticidi vietati, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti. Questo dato segnala un aumento del fenomeno del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ancora più preoccupante è il fatto che in quasi 6 casi su 10 si tratta di prodotti provenienti da paesi extra-UE. Ma quali sono i prodotti di questa black list? Non ci resta che andare a vederli insieme.
- La blacklist dei cibi più pericolosi presenti sulle nostre tavole
- Come ci possiamo proteggere dai cibi contaminati che arrivano sulle nostre tavole?
La blacklist dei cibi più pericolosi presenti sulle nostre tavole
La lista dei cibi pericolosi sulla nostra tavola nel 2024 è tristemente lunga e preoccupante. Al primo posto si posizionano frutta e verdura, solitamente considerate pilastri di una dieta sana. Ad esempio, i pistacchi turchi e iraniani hanno mostrato livelli preoccupanti di aflatossine, mentre le carote proveniente dall’Egitto sono state trovate contenere residui di Linuron, un pesticida vietato in Europa. I fagioli dall’occhio provenienti da Madagascar e Bangladesh contengono Chlorpirifos, una sostanza sospettata di danneggiare il cervello dei bambini. Celebre poi il caso dei frutti di bosco congelati tedeschi e serbi, all’interno dei quali è stata riscontrata la presenza di Norovirus, mentre il succo d’arancia congelato dall’Iran ha mostrato residui di Propiconazole, una sostanza vietata. Anche su peperoncini dal Kenya e fichi secchi turchi sono stati individuati pesticidi banditi e aflatossine.
Al secondo posto si trovano i prodotti ittici. Dal pesce spada e tonno spagnoli con livelli di mercurio oltre i limiti consentiti, alla salmonella presente nei filetti di merluzzo congelati e nelle cozze cilene, fino alle seppie congelate albanesi contenenti cadmio, il rischio di contaminazione è alto e diffuso.
Non da meno, al terzo posto ci sono le carni di pollo e tacchino, spesso contenenti salmonella, un pericolo per la salute pubblica che richiede una certa attenzione sia da parte dei consumatori che delle autorità.
Persino i cereali e le spezie, spesso considerati innocui, non sono esenti. Nel riso pakistano è stata trovata presenza di aflatossine e residui di pesticidi vietati nell’UE. Anche diversi prodotti come il peperoncino, l’origano e il cumino, per lo più provenienti dall’estero, sono stati contaminati da sostanze pericolose.
Come ci possiamo proteggere dai cibi contaminati che arrivano sulle nostre tavole?
La sicurezza alimentare è un pilastro fondamentale per la nostra salute, e proteggerci dai cibi contaminati che arrivano sulle nostre tavole è possibile adottando alcune semplici precauzioni.
Prima di acquistare, è importante fare scelte oculate. Meglio optare per prodotti di stagione e di provenienza locale. Controlliamo sempre attentamente l’etichetta degli alimenti e in particolare l’elenco degli ingredienti, per evitare spiacevoli sorprese.
Meglio prediligere i prodotti biologici, poiché l’agricoltura di questo tipo limita l’uso di pesticidi e fertilizzanti che potrebbero contaminare i cibi.
Ad ogni modo, meglio lavarsi sempre accuratamente le mani con acqua calda e sapone prima di cucinare, dopo essere stato in bagno, dopo aver toccato animali o animali domestici e dopo aver maneggiato cibi crudi. Separare gli alimenti crudi da quelli cotti e usare taglieri diversi per carne, pesce, frutta e verdura aiuta inoltre ad evitare la diffusione di batteri nocivi.
Assicuriamoci sempre di cuocere gli alimenti alla temperatura corretta per garantire la distruzione di eventuali batteri patogeni, oltre a conservarli correttamente in frigorifero o freezer per mantenere la freschezza e prevenire la proliferazione di batteri.