Il mito degli astronauti che fluttuano nello spazio ha sempre conquistato adulti e bambini, ma al di là dell’immaginario collettivo, bisogna anche ragionare in modo scientifico.
La risposta di Samantha Cristoforetti
Qualche tempo fa su Twitter una mamma ha postato una foto con la didascalia tratta dal libro di scuola della figlia che spiegava che sulla Stazione Spaziale non c’è gravità perché è troppo lontana dalla Terra. Samantha Cristoforetti, famosa aviatrice, ingegnere, astronauta militare italiana, nonché prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea, ha risposto in modo molto secco, definendosi allibita per il fatto che un libro scolastico potesse sostenere una tale inesattezza.
Il punto infatti è che, come ha specificato la Cristoforetti, che “alla quota della Iss l’attrazione gravitazionale è circa il 90% di quella sulla superficie terrestre”, cioè praticamente uguale. Ma allora sorge spontanea la domanda: perché gli astronauti fluttuano e le persone sulla Terra no? La spiegazione scientifica è legata ad Isaac Newton e le sue teorie.
La spiegazione scientifica
La Stazione Spaziale infatti è “un corpo in caduta libera che non raggiunge mai il suolo”. Poiché la Terra è tonda, “la stazione cade continuamente verso il suolo ma il suolo ‘curva’ alla stessa velocità. È in questo modo che la Iss orbita intorno al nostro pianeta, facendo 15 giri della Terra ogni giorno. E per chi ci sta dentro ovviamente è come trovarsi in un ascensore che precipita, con il corpo che resta indietro: chi almeno una volta ha frequentato le giostre ha potuto fare una breve esperienza di quel fluttuare, che in orbita diventa continuo.”
Grazie a questa spiegazione di Samantha Cristoforetti, sono molte le persone che sui social network hanno preso parte alla conversazione, ringraziandola di aver imparato qualcosa di nuovo e di aver finalmente compreso la ragione scientifica per cui gli astronauti fluttuino. La Cristoforetti ha chiesto a tutti quelli che avevano letto i suoi tweet di condividere il più possibile le nozioni apprese, spiegando quanto sia bello e importante condividere la conoscenza. Non sono mancate anche le scuse del direttore editoriale della Zanichelli, che ha immediatamente specificato che avrebbe provveduto con la modifica del testo. Un altro piccolo mistero della scienza è stato finalmente spiegato.
La gravità nello spazio e il concetto di microgravità
In sintesi, gli oggetti in orbita, inclusi gli astronauti e la stessa stazione spaziale, cadono costantemente verso la Terra ma non vi precipitano perché si muovono lateralmente a una velocità molto elevata. Questa velocità laterale è sufficiente a far sì che continuino a “perdere” la Terra, creando un’orbita stabile.
La condizione di microgravità si verifica quando la gravità è bilanciata dal movimento laterale della ISS. Questo movimento fa sì che tutto a bordo della stazione sia in caduta libera costante. Immagina un ascensore in caduta libera: al suo interno, ti sembrerebbe di fluttuare perché tu e l’ascensore cadete alla stessa velocità. La stessa cosa accade agli astronauti nella ISS.
La microgravità offre un’opportunità unica per condurre esperimenti scientifici che non sarebbero possibili sulla Terra. Gli scienziati studiano il comportamento dei fluidi, la crescita dei cristalli e i processi biologici in questo ambiente a gravità ridotta. Questi studi possono portare a nuove scoperte e tecnologie che beneficiano sia le missioni spaziali future che la vita sulla Terra.