Non solo pollini, questa primavera i soggetti allergici dovranno fare attenzione anche ad un’altro pericolo: le vespe aliene che arrivano dall’Oriente.
I primi avvistamenti dell’anno a Roma
Un cittadino ha segnalato l’avvistamento di una regina di Vespa orientalis in un edificio nella zona di Castel Giubileo, a Roma nord. Questo avvistamento, considerato il primo dell’anno, è stato riportato in anticipo rispetto agli anni precedenti.
Il cittadino ha contattato un etologo noto per il suo lavoro nel recupero di api, vespe e altri animali, che ha confermato l’avvistamento grazie alle foto inviategli e si è recato sul posto per rimuovere la regina al fine di prevenire la nidificazione.
Il clima mite dell’inverno appena trascorso avrebbe contribuito al risveglio anticipato della regina dalla fase di letargo. Questa situazione potrebbe comportare altri avvistamenti di Vespa orientalis nelle prossime settimane, con regine in cerca di luoghi adatti per nidificare.
Gli esperti sottolineano l’importanza di controllare e sigillare accuratamente porte, finestre e intercapedini per prevenire l’accesso delle vespe. Anche se la regina avvistata è stata catturata, potrebbero essercene altre sul territorio romano.
È stato chiarito che la Vespa orientalis non va confusa con altre specie di vespe considerate pericolose, come la Vespa velutina. Non è una specie aliena, ma la sua distribuzione sta aumentando negli ultimi anni.
Per proteggere le api ed evitare pericoli per gli esseri umani, si consiglia di segnalare eventuali nidi alle autorità competenti e di non intervenire autonomamente. La cautela è sempre consigliata quando si tratta di insetti potenzialmente pericolosi.
Le vespe dell’Oriente più pericolose
Questi insetti infatti sono potenzialmente pericolosi per moltissime persone. Si tratta di specie sconosciute di menotteri, fra cui troviamo la vespa velutina che arriva dalla Cina e quella orientalis, originaria del Medio Oriente: Questi esemplari stanno colonizzando l’Italia e minacciano non solo l’ecosistema, ma anche la salute di tantissime persone. Ad attirarle il clima sempre più tropicale del nostro Paese, che ora potrebbe causare un rischio altissimo.
La minaccia è stata individuata e sottolineata nel corso del trentesimo Congresso della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC). Gli allergologi hanno rivelato come, con l’arrivo dall’Oriente di questi imenotteri aumenti non solo il rischio di essere punti, ma anche la sensibilità al veleno.
Cosa dicono i dati sulle punture da parte di api e vespe
Ogni anno 50 persone muoiono a causa di punture di vespe, api e calabroni. Un problema che, secondo gli specialisti, spesso viene sottovalutato. Secondo gli ultimi dati infatti dei 5 milioni di italiani che verranno punti da imenotteri con l’arrivo della primavera “400mila sono allergici e vanno incontro a reazioni che, in un caso su dieci, sono molto gravi e possono arrivare fino allo shock anafilattico”.
Cosa fare dunque? La prevenzione sembra, sino ad oggi, l’unica cura efficace per evitare problemi di salute e, in casi più gravi, la morte. Esiste infatti un vaccino contro gli imenotteri che risulta efficace nel 97% dei casi, anche se oggi, come sottolineano gli allergologi, solo un paziente su 7, pur sapendo di avere un’allergia, decide di fare il vaccino.
Quello delle vespe è solo l’ultimo caso di specie aliene che invadono l’Italia e arrivano da molto lontano, portando problemi e pericoli ai cittadini. L’ultimo caso registrato era stato quello del pericolosissimo pesce scorpione, un animale letale, arrivato nelle nostre acque. Tutta colpa delle temperature e del clima che, a causa dello scioglimento dei ghiacciai, è molto cambiato negli ultimi anni, attirando animali prima sconosciuti.