Con punte di 40 gradi ed oltre, è pressoché impossibile non accendere l’aria condizionata in casa. Se si riesce a farne a meno al mattino, quando il caldo diventa insopportabile, nelle prime ore del pomeriggio è veramente difficile resistere. Purtroppo il clima sta cambiando e dobbiamo aspettarci estati sempre più roventi, che non hanno nulla a che fare con la bella stagione di un tempo.
Chiaro che non tutti hanno la fortuna di avere un condizionatore in casa, più economico avere un ventilatore, meno efficace dell’aria condizionata, ma utile quando la temperatura scende. Anche di notte con temperature che scendono di poco al di sotto dei 30°, difficile dormire sonni tranquilli senza sudare.
Quanto può costare l’uso del condizionatore
Ma accendere il condizionatore, ovviamente, non è gratuito e può avere un peso economico importante sulle bollette dei mesi estivi, che potrebbero farci rimpiangere in alcuni casi, quella del gas speso per la caldaia d’inverno. Se si usa un ventilatore in casa, sappiate che consuma 15 volte in meno del più potente condizionatore, dunque un buon risparmio, visto che ha una potenza che si aggira tra i 30 e i 60 Watt rispetto al condizionatore che si aggira sui 700 Watt. Però il problema del caldo, in realtà, con il ventilatore resta.
A questo punto la domanda è d’obbligo: Quanto costa un condizionatore in bolletta? Un condizionatore di classe energetica A ha un consumo di elettricità pari a circa 160 kWh l’anno, un modello di classe C consuma invece sui 260 kWh l’anno. I condizionatori delle classi energetiche meno efficienti arrivano a consumare più di 430 kWh l’anno, con costo in bolletta tra 18 e 50 euro. Per capire l’impatto reale del condizionatore in bolletta, bisogna analizzare alcuni parametri, tra cui la classe energetica dell’apparecchio, il costo medio dell’energia ed il tempo di utilizzo giornaliero. Tutti questi dati ci danno una stima di massima del consumo.
Una questione di kilowatt
Se ipotizziamo che il prezzo medio di un kWh di energia, la cosiddetta “componente energia”, è di 0,118 €/kWh (valore riferito alla tariffa regolata da ARERA per il mercato tutelato), e che un condizionatore abbia un consumo energetico di 1.000 W, significa che tenendolo acceso sei ore al giorno, la spesa sarà di 0,708 euro. Ma è solo un costo indicativo perché il costo della componente energia può cambiare di volta in volta e vanno considerati potenza e consumo del proprio condizionatore.
Occhio alla scheda tecnica
Per entrare ancora di più nel dettaglio e stimare il consumo di un condizionatore all’ora, si deve consultare la scheda tecnica del proprio apparecchio, cioè il dato relativo al consumo energetico massimo e minimo in modalità di raffreddamento. Solo per fare alcuni esempi, prendendo come riferimento un costo medio unitario dell’energia di 0,118 €/kWh per un consumo annuo medio di 160 kWh il costo in bolletta è 18,88 euro.