Se pensavi di cavartela con un semplice “salto la bistecca e via”, sappi che la Quaresima è un po’ più di un gioco a eliminare cibi! Tra pesce che diventa il re della tavola e dolci che fanno capolino solo dopo Pasqua, questo periodo è una sfida per il palato e per la forza di volontà. Ma niente paura: con un po’ di creatività anche la penitenza può trasformarsi in un’occasione per riscoprire sapori semplici e tradizioni antiche.
- Che c0s'è la Quaresima
- L'astinenza dalla carne
- Il digiuno
- Altri alimenti da evitare
- Il ruolo del pesce
Che c0s’è la Quaresima
La Quaresima è un periodo di 40 giorni che precede la Pasqua, durante il quale i fedeli sono invitati a praticare penitenza, digiuno e astinenza per prepararsi spiritualmente alla Resurrezione di Cristo. Quest’anno, la Quaresima inizia il 5 Marzo e termina il 17 Aprile. Durante questo periodo, la Chiesa cattolica stabilisce specifiche indicazioni su quali alimenti evitare e su come osservare il digiuno.
L’astinenza dalla carne
Tradizionalmente, l’astinenza dalla carne è uno dei principali precetti quaresimali. In passato, questa astinenza era osservata in modo rigoroso durante l’intero periodo quaresimale, includendo anche l’eliminazione di latticini e uova. Oggi, le norme sono meno restrittive. Secondo il Codice di Diritto Canonico e la costituzione apostolica “Paenitemini” di Papa Paolo VI del 1966, l’astinenza dalla carne è obbligatoria il Mercoledì delle Ceneri, il Venerdì Santo e tutti i venerdì di Quaresima. Questo significa che in questi giorni i fedeli dovrebbero astenersi dal consumare carne di qualsiasi tipo, sia rossa che bianca. L’astinenza inizia a partire dai 14 anni di età.
Il digiuno
Oltre all’astinenza dalla carne, la Chiesa prescrive il digiuno in specifici giorni: il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. Il digiuno consiste nel consumare un solo pasto principale durante la giornata, solitamente a mezzogiorno, permettendo però due piccoli spuntini, uno al mattino e uno alla sera, se necessario per mantenere le forze. Questa pratica è obbligatoria per i fedeli tra i 18 e i 60 anni, con eccezioni per motivi di salute o altre circostanze particolari.
Altri alimenti da evitare
Sebbene le attuali disposizioni della Chiesa non richiedano l’eliminazione di latticini e uova durante la Quaresima, in passato era comune astenersi anche da questi alimenti. Oggi, alcuni fedeli scelgono volontariamente di limitare o evitare il consumo di cibi particolarmente ricchi, costosi o associati al lusso, come segno personale di penitenza. Questo può includere dolci elaborati, alcolici e piatti opulenti. Tuttavia, tali pratiche non sono obbligatorie e sono lasciate alla discrezione individuale.
Il ruolo del pesce
Durante i giorni di astinenza dalla carne, il consumo di pesce è permesso e spesso incoraggiato. Questo perché il pesce è considerato un alimento “di magro” e, storicamente, era più accessibile e meno costoso rispetto alla carne. Di conseguenza, molte tradizioni culinarie regionali hanno sviluppato ricette a base di pesce specifiche per il periodo quaresimale. Ad esempio, piatti come la polenta e aringa nel Trevigiano o il baccalà alla vicentina sono nati proprio in questo contesto.
La Quaresima rappresenta un momento di introspezione e preparazione spirituale per i cristiani. Le pratiche di digiuno e astinenza, pur essendo meno rigide rispetto al passato, mantengono un significato profondo, invitando i fedeli a compiere piccoli sacrifici in segno di penitenza e rinnovamento interiore. Comprendere quali alimenti evitare e come osservare queste tradizioni può aiutare a vivere pienamente il significato di questo periodo liturgico.