Ottobre è ormai arrivato, e anzi sta per lasciare il passo al mese di novembre. Questo vuol dire che in tavola possiamo portare diversi cibi tipicamente autunnali. Tra questi, oltre a zucca e castagne, anche i cachi. Ottimi da mangiare a fine pasto, ma indicati anche per realizzare gustose marmellate e dolci. Va detto però che può capitare che lascino un retrogusto molto spiacevole. I cachi, infatti, talvolta allappano.
Cosa succede quando i cachi non sono maturi
Si tratta di una conseguenza naturale che si verifica quando si mangiano i cachi non abbastanza maturi. Tutta colpa dei tannini, ovvero polifenoli antiossidanti che sono presenti in tanti frutti come anche le nespole. Sebbene assicurino diversi benefici, il loro sapore, in questi casi, è davvero di quelli peggiori.
Quando i cachi allappano, dunque, è perché non sono ancora troppo maturi. A questo si aggiunge un sapore aspro e astringente tipico della presenza dei tannini. Meglio allora scegliere frutti che siano già maturi, e sapere come conservarli.
Come farli maturare velocemente
I cachi sono frutti climateri, questo vuol dire che vengono raccolti dall’albero quando sono ancora acerbi. Una scelta che si rende necessaria per evitare che le intemperie climatiche li rovinino. In questo modo la maturazione prosegue a terra dopo la raccolta. Anche a casa però bisogna fare attenzione a conservarli nel modo corretto.
Per far continuare la maturazione tra le mura delle nostre abitazioni ecco come bisogna procedere. Il modo migliore è mettere i cachi vicino alle mele. La proporzione ideale è una ogni tre cachi. Questo perché la mela permette l’accelerazione della maturazione grazie alla produzione di etilene, un ormone vegetale che fa maturare la frutta. Per questa ragione è importante conservare i cachi accanto alle mele a testa in giù (per non farli ammaccare) per qualche giorno. Solo così la maturazione sarà completa e nel mangiare i cachi non ci sarà alcun rischio di allappamento.