L’intelligenza artificiale si appresta a rivoluzionare ambiti legati all’universo mondo non solo di ambito tecnologico, ma ad entrare in maniera prorompente nella produzione industriale anche di un settore già altamente remunerativo come quello del sesso.
Harmony, l’evoluzione della RealDoll
La sex high tech, l’industria del sesso ad alta tecnologia, ha già oggi un giro d’affari che si aggira attorno ai 30 miliardi di dollari l’anno per rendere chiara l’idea che la crisi se ha escluso un qualche settore probabilmente uno è proprio quello del sesso. Secondo quanto riferisce il Guardian, una delle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale riguarderebbe la nascita di autentici sex robot, che nulla avrebbero a che vedere con le contemporanee bambole gonfiabili.
Il prototipo avrebbero già un nome, Harmony, annunciata dal quotidiano londinese come un’evoluzione di RealDoll, il già tecnologicamente avanzato modello precedente. Stando a quanto viene riportato, la bambola sorride, sbatte le ciglia, parla, racconta barzellette, all’occorrenza cita Shakespeare e soprattutto interagisce. Quello che promette, insomma, oltre al sesso è di intrattenere ricorrendo a una mole di dati che simulerebbe così una interazione.
In vendita da 15mila dollari
Matt McMullen, il suo creatore, impegnato a perfezionare il prodotto in un laboratorio della società da lui fondata e presieduta, la Abyss Creations, in California, e si prevede che sarà messa in vendita inizialmente a 15 mila dollari (circa 14 mila euro). La sua azienda calcola di poterne produrre e vendere nel primo periodo più di 1000 all’anno.
Alle accuse, il creatore di Harmony replica così: “Il mio obiettivo è molto semplice: rendere la gente felice. Ci sono un sacco di persone che, per una ragione o per l’altra, hanno difficoltà a formare una relazione. Con Harmony ci proponiamo di dare a costoro un certo livello di compagnia, o almeno l’illusione della compagnia”.
Una mera illusione, certo che per ora non potrà accompagnare il proprietario visto che a detta di McMullen l’unica cosa che non sa fare è camminare.