L’attenzione alla salute alimentare è fondamentale, soprattutto in tempi in cui emergono notizie allarmanti su malattie come la peste suina africana (PSA). Con l’aumento dei casi di questo virus in diverse regioni italiane, sono tanti i nostri connazionali che si chiedono se sia sicuro consumare prodotti a base di carne suina come il prosciutto e la mortadella. Ma quali sono realmente i rischi per la nostra salute? Andiamo a scoprire insieme cosa è necessario sapere su questa malattia e sul suo impatto.
- Cos’è la peste suina africana e come si diffonde
- La peste suina è pericolosa per l’uomo?
- Non è la prima volta che scoppia l’allarme peste suina
Cos’è la peste suina africana e come si diffonde
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La peste suina africana (PSA) è una malattia infettiva che colpisce esclusivamente i suini, ovvero maiali e cinghiali. È causata dal virus ASFV (african swine fever virus), appartenente alla famiglia Asfarviridae. Come spiegato dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (IZSV), il patogeno è altamente contagioso tra gli animali della stessa specie, ma non rappresenta alcun rischio per l’uomo.
Questo virus non può essere trasmesso all’essere umano: siamo immuni anche se entriamo in contatto con suini infetti o i loro prodotti derivati.
La diffusione del virus tra gli animali, invece, avviene per contatto diretto tra suini infetti e sani, o attraverso la contaminazione di mangimi e attrezzature agricole. Anche le zecche infette, dove presenti, possono trasmettere il virus.
Questa malattia circola in Italia da anni. È rimasta confinata in Sardegna sin dal 1978, ma a partire dal 2022 si è diffusa anche in altre regioni del Paese. Per questo motivo, di fronte a questa minaccia, sono state introdotte severe misure di biosicurezza negli allevamenti per contenere il virus.
La peste suina è pericolosa per l’uomo?
Nonostante la PSA possa resistere a lungo nelle carcasse degli animali e nei prodotti derivati come i salumi, non è pericolosa per l’uomo. Questo perché il virus della peste suina africana non è in grado di compiere il salto di specie (spillover) e quindi non può infettare gli esseri umani.
Tutto questo significa che anche se consumiamo prodotti a base di carne suina, come prosciutto o mortadella, non corriamo alcun rischio di contrarre la malattia.
La sicurezza di questi alimenti è ulteriormente garantita dalla cottura della carne. A temperature superiori ai 70°C, il virus viene completamente eliminato. Anche i salumi crudi come il prosciutto e il salame, sebbene possano contenere tracce del virus in caso di contaminazione, non sono pericolosi per l’uomo, poiché il virus non può sopravvivere nel nostro organismo.
Non è la prima volta che scoppia l’allarme peste suina
Anche nel 2023, la peste suina africana ha fatto registrare un’altra ondata di casi in tutta Italia, dal Nord al Sud. Le autorità sanitarie avevano rilevato migliaia di casi, che avevano causato gravi danni economici agli allevamenti suini. Il governo italiano intervenne con aiuti finanziari per un totale di 18,5 milioni di euro a sostegno delle aziende danneggiate dalla PSA.
Ricordiamoci che, ora come allora, nonostante la gravità della situazione per l’industria suina, il consumo di carne suina e dei suoi derivati non ha subito alcuna restrizione per motivi di salute pubblica. Mangiare carne di maiale, prosciutto o mortadella non rappresenta un rischio per la salute umana.