Tracce di ossido di etilene (EtO), una sostanza cancerogena, sono state rilevate in alcune spezie prodotte da due delle principali aziende indiane del settore, MDH ed Everest. L’allarme è stato lanciato dopo che quattro miscele di spezie sono state vietate a Hong Kong e Singapore all’inizio di aprile. La Food Safety and Standards Authority of India (FSSAI), l’ente indiano per la sicurezza alimentare, ha avviato un’indagine sui prodotti di queste aziende, mentre anche la Food and Drug Administration (FDA) statunitense sta esaminando la questione.
- L’ossido di etilene: utilizzi e rischi
- Le spezie sotto accusa
- La risposta globale e le indagini in corso
- Implicazioni per la salute pubblica
- Un settore sotto pressione
L’ossido di etilene: utilizzi e rischi
L’ossido di etilene è un gas comunemente usato per sterilizzare strumenti medici, ma in alcuni Paesi, inclusa l’India, viene impiegato anche nel trattamento di prodotti alimentari come spezie, erbe essiccate e semi. Tuttavia, secondo l’EPA (Environmental Protection Agency) statunitense, l’EtO è classificato come cancerogeno per l’uomo.
Esposizioni prolungate a questa sostanza possono aumentare il rischio di tumori dei globuli bianchi, come linfoma non-Hodgkin e mieloma, oltre al cancro al seno nelle donne. Anche esposizioni brevi ma intense possono causare sintomi quali mal di testa, nausea, problemi respiratori e disturbi gastrointestinali.
Le spezie sotto accusa
Tra i prodotti ritirati a Hong Kong figurano il Madras Curry Powder, il Sambhar Masala e il Curry Powder della MDH, mentre a Singapore è stato vietato il Fish Curry Masala di Everest. Queste spezie, popolari in tutto il mondo, sono ampiamente utilizzate per preparare piatti tradizionali indiani e internazionali.
Non è la prima volta che queste aziende affrontano problemi legati alla sicurezza alimentare. Nel 2023, quasi un terzo delle spedizioni di MDH destinate agli Stati Uniti è stato respinto per violazioni delle norme doganali, mentre Everest è stata coinvolta in un richiamo di prodotti contaminati da salmonella.
La risposta globale e le indagini in corso
Dopo i divieti imposti in Asia, anche l’Unione Europea ha espresso preoccupazione per la presenza di sostanze cancerogene nei prodotti alimentari importati dall’India. Tra settembre 2020 e aprile 2024, la European Food Safety Authority (EFSA) ha segnalato 527 prodotti contenenti agenti chimici pericolosi, di cui 332 provenienti esclusivamente dall’India.
La FSSAI indiana ha promesso controlli rigorosi, ma il caso evidenzia un problema più ampio legato all’uso di pesticidi non regolamentati nel Paese. Anche la FDA statunitense ha avviato un’indagine sui prodotti MDH ed Everest per garantire la sicurezza dei consumatori.
Implicazioni per la salute pubblica
Il caso solleva interrogativi sulla regolamentazione e sul monitoraggio dei prodotti alimentari a livello globale. In Europa, l’ossido di etilene è vietato nel settore alimentare, ma la scoperta di contaminazioni persistenti mette in evidenza lacune nei controlli sulle importazioni.
Per i consumatori, il consiglio è di verificare l’origine delle spezie acquistate e di prediligere prodotti certificati, provenienti da filiere controllate. Nel frattempo, si attende che le autorità internazionali completino le indagini e adottino eventuali provvedimenti.
Un settore sotto pressione
MDH ed Everest, due colossi del mercato delle spezie, affrontano ora una crisi di credibilità. La reputazione del settore agroalimentare indiano potrebbe subire gravi conseguenze se non saranno introdotte misure più stringenti per garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti esportati.
Questo caso è un monito per i produttori alimentari di tutto il mondo, evidenziando la necessità di standard rigorosi e di controlli regolari per proteggere la salute pubblica.