Quando si raggiunge la maggiore età, i 18 anni, non è facile lasciare casa dei genitori per iniziare la propria vita in autonomia. In Italia sono pochi i progetti di aiuto ai giovani, che intendono andare fuori dall’abitazione familiare per potere costruire il proprio futuro, lavorando, studiando o per dare forma alla propria vita.
Vivere nelle grandi città, da soli, è proibitivo per la maggior parte delle persone. Più semplice nei comuni più piccoli, mentre se si scelgono piccole località, gli affitti sono bassi, ma le possibilità formative o lavorative sono ridotte. Ma da un piccolo paese di montagna, proviene una progetto molto innovativo, che cambia le carte in tavola.
Stiamo parlando del Comune di Scurelle, situato nella pittoresca Valsugana, in Trentino Alto Adige, che sta inaugurando un innovativo progetto, pilota denominato “Coabitazione Attiva”. Questa iniziativa, ideata dalla Provincia Autonoma di Trento, offre l’opportunità a otto giovani di età inferiore ai 35 anni di abitare in un appartamento di 300 metri quadri a Scurelle, pagando un affitto mensile simbolico di soli 100 euro. In cambio di questa agevolazione abitativa, i partecipanti si impegneranno in attività di volontariato e avranno l’opportunità di partecipare a progetti di inserimento lavorativo per un periodo di due anni.
Il principale obiettivo di questo progetto è favorire l’indipendenza dei giovani, consentendo loro di emanciparsi dalle loro famiglie di origine. Oltre a fornire una casa, l’iniziativa mira anche a creare opportunità di lavoro e a contrastare lo spopolamento delle aree montane, promuovendo nel contempo l’inclusione nella comunità locale. Le candidature per partecipare a questo progetto devono essere presentate entro il 28 febbraio.
Considerando la rilevanza della sfida abitativa per i giovani in Italia, con un notevole numero ancora residente con i genitori, il progetto “Coabitazione Attiva” si configura come una risposta concreta a questa problematica. L’obiettivo è fornire soluzioni che promuovano l’indipendenza e l’occupazione per i giovani, contribuendo così al benessere delle comunità locali e all’attrattività socioeconomica delle aree interne.
Per quanto riguarda l’attuazione pratica del progetto, l’appartamento di 300 metri quadri, completamente ristrutturato e gestito dall’Azienda pubblica Servizi alla persona (Apsp) di Borgo Valsugana, offre sette stanze (sei singole e una doppia) con bagni privati e spazi condivisi. I partecipanti al progetto avranno la possibilità di risiedere nell’appartamento per un massimo di due anni, contribuendo con un affitto simbolico mensile di 100 euro e con la condivisione delle spese delle utenze.
In cambio dell’agevolazione abitativa, i giovani parteciperanno ad attività di volontariato nei dintorni per un massimo di 10 ore al mese, promuovendo così la cittadinanza attiva. Inoltre, saranno coinvolti in un percorso specifico di inserimento nel mondo del lavoro grazie a una collaborazione con l’Agenzia del Lavoro, che tra l’altro, prevede l’assegnazione ad ogni partecipante di un tutor, fornito dall’Apsp per un supporto personalizzato.
Il progetto “Coabitazione Attiva” è aperto a giovani di età compresa tra 18 e 35 anni desiderosi di emanciparsi dalle loro famiglie e costruire un percorso di autonomia. La selezione terrà conto delle esperienze sociali e lavorative precedenti, nonché del livello di motivazione dei candidati. Per ulteriori dettagli e informazioni, è possibile visitare il seguente link.