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Gli ufo e il Triangolo delle Bermuda: un mistero irrisolto

Tutto sul mistero del Triangolo delle Bermuda: dalla scoperta di una piramide sotterranea, agli aerei che non fecero mai ritorno, fino all'ipotesi della presenza degli ufo

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All’origine del mistero del Triangolo delle Bermuda potrebbe esserci una enigmatica piramide. Un gruppo di esploratori americani e francesi ha confermato una scoperta incredibile, già nota nel 1968. Si tratta di una struttura gigantesca, una piramide di cristallo più grande di quella di Cheope in Egitto, situata sul fondo del Mar dei Caraibi, la cui origine ed età sono ancora sconosciute.

Una piramide influenza il Triangolo delle Bermuda?

La base della piramide misura 300 metri per 200 e il suo vertice si leva sino a 100 metri dalla base. Sulla sommità sono presenti due fori di grande dimensione, attraverso i quali l’acqua del mare si muoverebbe molto velocemente, generando vortici che influenzano la superficie del mare.

I ricercatori ipotizzano che tale movimento possa influenzare la rotta di barche e aerei, costituendo così parte del mistero del Triangolo delle Bermuda. Per quanto riguarda il materiale della piramide, sembrerebbe che questa sia fatta di vetro o di un simil-vetro. Si tratterebbe quindi di un elemento simile al vetro.

Aerei scomparsi

Il Triangolo delle Bermuda, situato nell’Oceano Pacifico, è del resto avvolto da anni dal mistero di strane scomparse. Tra queste si contano quelle relative agli aerei. Il primo caso risale al 5 dicembre del 1945 e a pagarne le spese furono ben 5 Avenger militari che dalla base di Fort in Florida partirono per effettuare una normale esercitazione. A un certo punto, i piloti comunicarono alla base che non riuscivano più a vedere la terra e che quindi si erano persi.

Secondo gli esperti, quando i piloti lanciarono il messaggio, si trovavano ancora vicini alla base e le condizioni atmosferiche erano buone, perciò non sarebbe stato difficile avvistare gli aerei. Venne consigliato loro di proseguire verso ovest ma la risposta che giunse fu incomprensibile: secondo i piloti dalla loro prospettiva il colore dell’oceano appariva particolare, insolito. Dopo questa frase, gli uomini della base cominciarono a preoccuparsi.

Passarono circa 30 minuti e giunse un altro messaggio, anch’esso assurdo: il capo squadriglia degli Avenger comunicò che non riuscivano più a individuare il punto in cui si trovavano. Poco dopo, venne perso ogni contatto e gli Avenger scomparvero per sempre nel nulla. Il comandante della base ordinò a un idrovolante Mariner di dirigersi sull’ultima posizione fornita dal capo squadriglia degli Avenger. Il Mariner raggiunse tale posizione in un’ora, mantenendo un contatto costante con la base. Poco dopo, però, anche l’idrovolante scomparve.

Ufo

Per spiegare i misteri che avvolgono il Triangolo delle Bermuda sono nate diverse ipotesi tra loro molto diverse. Una di queste, ritiene che le sparizioni di navi e aerei siano dovute alla presenza degli Ufo. L’autore che più di tutti ha sostenuto questa teoria è l’ufologo americano Jessup, che dedicò molto del suo tempo a tale studio fino al suo suicidio, anch’esso avvolto nel mistero.

Secondo Jessup, gli Ufo causavano le sparizioni di navi e aerei per rapire esseri umani. Nelle acque di quest’area, infatti, è si ipotizza la presenza di una base sottomarina aliena che raccoglie gli uomini, le navi e gli aerei. Nei suoi libri Jessup ha spesso messo in evidenza come il problema più importante fosse quello di comprendere le intenzioni degli alieni, quindi stabilire se questi fossero ostili o no al genere umano. La questione è ancora aperta.

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