L’aroma del caffè alla mattina e il profumo di un’arancia fresca sono piccoli piaceri che ci può concedere nella quotidianità e che fanno bene sia al corpo sia allo spirito. Ora si aggiunge anche uno studio, condotto da un team di ricercatori dell’University College London (UCL), che ha individuato ulteriori e insospettabili benefici per quanto riguarda il cosiddetto long Covid. Molti soggetti che hanno affrontato il virus, infatti, sono costretti a convivere anche per molto tempo con la perdita del gusto e dell’olfatto.
Annusare arancia e caffè per riacquistare i sesnsi
Secondo l’indagine, annusare un’arancia o del caffè due volte giorno aiuterebbe a riacquistare i due sensi in maniera più veloce. Caffè e arancia, infatti, agevolerebbero una sorta di “ricablaggio del cervello” tale per cui sarebbero preziosi per riabituare il paziente a sentire sia i sapori sia gli odori perduti con il contagio da Coronavirus.
Questo semplice trucco, quindi, funzionerebbe come allenamento olfattivo per combattere l’anosmia, fra i problemi più debilitanti che caratterizzano il long Covid.
Questo tipo di training lavora per migliorare il riconoscimento sensoriale e consiglia di annusare, due volte al giorno per circa dieci secondi, profumi di alimenti comuni presenti normalmente in cucina. Tra questi, oltre al caffè e alle arance, sono raccomandati anche limoni, menta e noce moscata, noti per avere aromi intensi e caratterizzanti, difficilmente confondibili con quelli di altri cibi. Ma qual è la causa dell’anosmia?
L’origine del problema a olfatto e gusto
Secondo gli esami disponibili, la compromissione del senso dell’olfatto e del gusto sarebbe determinata da alterazioni a livello cerebrale tali per cui la disconnessione fra due parti del cervello determinerebbe l’incapacità di elaborare correttamente le informazioni.
Alcuni odori sarebbero, quindi, utili a far nuovamente comunicare la corteccia orbifrontale e quella prefrontale compromesse dal Covid19, aiutando a riparare il collegamento interrotto. Niente di più facile da provare a casa propria.